Ciò che mi ha trasmesso è stato lo spirito di lavorare in un team, saper ascoltare chi lavora con te. Michele Moretti
Cercherò di essere breve e conciso nel descrivere ciò che negli incontri con Stefano (non Prof. Stefano Petrucci o Sig. Stefano Petrucci, non vuole essere chiamato così) ho appreso, ciò che mi ha trasmesso, ciò che mi ha colpito. Anzitutto, il suo essere vicino a coloro cui si rivolge ovverosia saper ascoltare anche il ragazzino di 16 anni (perchè quando avevo quell’ età l’ho conosciuto) che magari di “guerrilla marketing” in quel momento non sapeva neanche dell’esistenza. Bene, credo che questo deriva dal suo essere umile e non ergersi sopra gli altri, anzi. In quegli incontri, ciò che mi ha trasmesso è stato lo spirito di lavorare in un team, saper ascoltare chi lavora con te, credere che ogni singolo membro, anche quello che ti può sembrare il meno adatto, è importante, non solo per raggiungere uno scopo ma anche a livello personale, mediante la sua esperienza, competenza. Sapete sono rimasto stupito non tanto dalla sua intelligenza o preparazione (che devo dirvi è strabiliante) ma quanto dalla sua persona. Stefano sa ascoltarvi, sa trasmettervi. Se un giorno, qualcuno di voi che magari leggerà questo feed-back, incontrerà Stefano in uno degli incontri scolastici o extra-scolastici, vedrete realizzare quanto vi scrivo. Ci sarebbe tantissimo da dire per raccontare le giornate passate insieme tra didattica e una risata, però ciò che a me ha dato è stata il suo essere fiducioso con i giovani ed è stata una delle ragioni che mi ha spinto ad intraprendere la carriera universitaria. E’ stato uno dei miei mentori (anche se lui magari non lo sa) però mi ha ispirato sempre fiducia in questo clima di sfiducia. Questo è quello che posso dirvi di Stefano.
Michele Moretti