Uomini difetti di fabbrica
Finalmente viviamo la rappresentazione plastica di ciò che è sempre esistito: un incantesimo che tiene separate e in conflitto le due realtà, quella reale/originaria e quella riflessa/virtuale… In questa separazione di percezione si coltiva la separazione tra esseri umani che si identificano in uno di questi due stati di coscienza. La polarizzazione in atto è necessaria, ma nessuna violenza, menzogna e sopruso della realtà virtuale potrà mai riuscire a mettere in ombra la luce animica dei “guerrieri di pace” sfuggiti alla manipolazione e sempre connessi con la sorgente della realtà originaria e creatrice…
Sentiamo cosa dice un uomo di conoscenza su questo aspetto…
“La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione.
Gente inconsapevole, gestita completamente.
Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli.
Chi non ha capito, non capirà mai.
Io non biasimo queste persone perché loro sono strutturati per vivere e basta.
Cosa vuol dire vivere e basta? Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita.
Il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro.
C’è invece un piccolissimo gruppo di esseri umani che sono “difetti di fabbricazione”: sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione.
Sono pochi, sono eretici, sono guerrieri!”
(C.Castaneda) “Realtà Separata”…dialoghi con Don Juan.
Ho ricevuto questo commento a questo post su FB, lascio anonimo l’autore:
“E se queste persone con “difetti di fabbricazione ” tendessero ad avere una visione di se stessi come essere “speciali” solo grazie ad un ego smisurato? Non sarebbe preferibile l’umiltà di chi cerca di migliorarsi senza ritenere di possedere chissà quali verità?”
Questa è stata la mia risposta che è più lunga del post :)):
“Grazie per la domanda e per la risposta che si è data. Che nasca un ego spirituale quando si percorre con serietà un cammino di risveglio della coscienza è cosa certa e scontata. Senza ego (che dovrebbero essere veri e propri costrutti psicofisici al servizio di anima) non potremmo far nulla in questa dimensione e men che mai esprimere la nostra volontà, il talento, vocazione, ecc. Gli ego non sono necessariamente negativi dunque. Lo diventano se vengono lasciati a se stessi perchè, nel sonno della nostra coscienza, hanno paura e son costretti a dover provvedere da soli e in modo infantile a confrontarsi con l’ambiente esterno. La new age fa credere che l’ego debba essere distrutto. L”alchimia trasmutativa, invece, insieme a tante altre conoscenze iniziatiche (come anche quelle sciamaniche tolteche citate nel post) ci insegnano a saper creare, usare e far crescere Ego, ma al servizio della nostra parte spirituale e cioè della nostra reale natura originaria. Se non si fa questo gli ego presto o tardi (in mancanza di una consapevole guida interna superiore) sono ispirati dalla nostra parte inferiore, quella biologica-animale, che risponde automaticamente e reattivamente a determinati stimoli interni ed esterni (basta l’abc di Freud, Paplov, Chomsky, Skinner, Jung ecc. per intendere questo fondamentale aspetto della nostra natura). Questa parte biologica è preprogrammata all’addomesticamento e all’obbedienza per mezzo della paura per la sopravvivenza. Questo è il terreno su cui tutti i manipolatori della storia (mi scritta ovviamente) hanno seminato con estrema facilità separazione negli individui e tra individui. Anche qui la paura è l’energia che ispira i comportamenti condizionati. Coloro che, nell’accezione del post, risultano essere”difetti di fabbrica” hanno semplicemente una programmazione genetica che, con grande sofferenza iniziale, non consente una stabile connessione con la matrix. Uscendo spesso dalla matrix poi vedono, comprendono, intuiscono il labirinto di dolore che essa è. Costruiscono volontà e facoltà di contattare altre fonti di informazione sottile interiore ed esteriore con cui mettere a confronto le “verità assolute” di volta in volta sventolate dai programmatori della matrix (sono sempre all’opera… basta conoscere un minimo la comunicazione per comprendere che i media per conto dei “pastori” che muovono le loro pecore, non fanno altro da sempre ed ora sono proprio sfacciati) con le verità interiori (rivelazioni) che affiorano dalla nostra natura animica. Il problema di questi “difetti di fabbrica” dunque è che iniziano a ragionare, pensare, immaginare e agire in modo libero e personale. Non egoico o egoistico, ma semplicemente più autonomo e dunque più libero di intercettare le infinite e paradossali ingenuità e credulità di chi si abbevera dal main stream. Questi “difetti di fabbrica” scoprono di non essere pecore e tendono prima a svelare alle altre pecore il tranello poi, quando scoprono che stanno per esser messe al rogo, generalmente si allontanano dal gregge. Esse vengono subito attaccate dal gregge che resta fedelmente a guardia del suo “pastore-programmatore”. Un gregge che beve ogni cosa pur di non patire la paura e il dolore dell’abbandono da parte di una autorità che la protegge (questa è la credenza inconscia). Non vede più con i propri occhi, non sa pensare più, non sente più, non connette più. Nella paura di restar solo o di morire non riesce più neanche ad unire due puntini con una propria personale linea retta. Ripete solo ciò che il padrone dice e nel frattempo oscura la sua anima. Questa non è umiltà, ma viltà, paura. Comunque i “difetti i fabbrica” non si sentono superiori agli altri, ma superiori all’idea di sè che nel sonno della coscienza generalmente si ha. Il “difetto di fabbrica” non è nella natura spirituale che anzi a tutti appartiene e che tutti unisce, ma è semplicemente nella programmazione genetica della nostra macchina biologica. Dunque nessuna superiorità, soprattutto intesa secondo il linguaggio comune.”